BYE, BYE MR MOYES!
MANCHESTER UNITED: LA NOTIZIA ERA NELL'ARIA MA ADESSO E' UFFICIALE: SI CONCLUDE DOPO NEANCHE UN ANNO L'ESPERIENZA DI DAVID MOYES NEL PRESTIGIOSO CLUB INGLESE. ALL'EX MANAGER FATALI IL DISASTROSO TREND CHE HA TENUTO LA SQUADRA DURANTE TUTTO L'ARCO DELLA STAGIONE E IL PARERE DI QUALCHE SENATORE DELLO SPOGLIATOIO. UNITED MAI COSI' MALE DA QUANDO ESISTE LA PREMIER LEAGUE, BATTUTI TUTTI I RECORD NEGATIVI.
LICENZIATO IN TRONCO!
TUTTI GLI APPASSIONATI DEL CALCIO INGLESE SANNO BENISSIMO QUANTO SIA DIFFICILE VEDERE ESONERI IN PREMIER LEAGUE. MA A MANCHESTER EVIDENTEMENTE LA MISURA ERA COLMA. AL PRIMO MANAGER DOPO L'ERA FERGUSON NON E' STATO NEANCHE FATTO TERMINARE IL CAMPIONATO E A SOLE TRE GIORNATE DAL TERMINE, CON LO UTD PRATICAMENTE FUORI DA TUTTO, DAVID MOYES E' STATO LICENZIATO IN TRONCO. ALL'EX MANAGER SONO STATE FATALI ALCUNE SCELTE TECNICHE MOLTO DISCUTIBILI MA ANCHE E SOPRATTUTTO I RISULTATI, SIA IN TERMINI DI NUMERI CHE DI GIOCO. ANCHE LO SPOGLIATOIO HA GIOCATO IL PROPRIO RUOLO: STORIA DI RAPPORTI MAI NATI CON I SENATORI DEL TEAM MA ANCHE CON LE STELLE QUALI ROONEY, VAN PERSIE ED HERNANDEZ. SPAZIO ALL'UOMO SIMBOLO RYAN GIGGS: SARA' LUI A GUIDARE AD INTERIM LO UNITED VERSO IL PIU' UMILIANTE FINALE DI STAGIONE DEGLI ULTIMI 26 ANNI.
Da appassionati e ferventi seguaci della Premier League, ma anche del calcio inglese in generale, di dubbi nè avevamo assai e questi fin da subito; più precisamente dal 9 Maggio 2013, giorno in cui lo United comunicò ufficialmente di aver scelto l'ex manager dell'Everton David Moyes come sostituto dello storico Sir Alex Ferguson.
Ai moltissimi sportivi inglesi, ma non solo, la scelta dello United sembrò poco felice, e nonostante le parole di Ferguson, che di fatto pare abbia dato il suo assenso all'ingaggio di Moyes, un'alone di perplessità aleggiava fin da subito intorno al manager scozzese.
David Moyes, 51enne manager ed ex calciatore scozzese, dopo una carriera ventennale nelle squadre minori del Regno Unito, nel 1998 appende le scarpe al chiodo per diventare manager del Preston North End, l'ultima sua squadra da calciatore. Nel 2002 diventa Manager dell'Everton, l'altra squadra di Liverpool, quella senz'altro più povera.
David Moyes rimane sulla panchina dei "toffees" dal 2002 al 2013, oltre un decennio in cui il rampante manager scozzese mantiene la squadra sempre in Premier League centrando un quarto posto e un paio di quinte posizioni che valsero al club altrettante partecipazioni nelle competizioni europee.
Tuttavia, pur essendosi comportato più che degnamente, David Moyes ha si mantenuto l'Everton nel calcio che conta, ma mostrando un impianto di gioco quasi mai esaltante, anzi, più improntato sul furore agonistico che altro, un dato di fatto questo, per cui i tifosi dello United, ma non solo, rimasero a dir poco perplessi dell'ingaggio del manager scozzese come sostituto del pluridecorato Ferguson.
L'impatto di David Moyes con la sua nuova realtà iniziò molto bene; pronti via e subito un trofeo: Manchester vittorioso per 2-0 contro il Wigan e Community Shield in bacheca, a seguire vittoria per 1-4 in trasferta contro lo Swansea, al debutto in campionato, e pareggio casalingo contro il Chelsea nel secondo turno della Premier. Ma i primi guai per Moyes non tardarono a manifestarsi e contro il sorprendente e micidiale Liverpool di Brendan Rodgers arriva la prima sconfitta in campionato. I "red devils" escono sconfitti da Anfield Road per 1-0 ma il risultato non ingannò nessuno perchè gli uomini di Moyes subirono il Liverpool per tutta la durata del match e solo grazie alla fortuna riuscirono a limitare il passivo.
La prova di Anfield suonò fin da subito come un pericoloso campanello di allarme; la squadra apparve slegata, senza idee e incapace di gestire il palleggio e in più, tanto per non farsi mancare niente, nello spogliatoio iniziò a farsi largo la grana Rooney, considerato pubblicamente dal tecnico come riserva di Van Persie e Welbeck. Ma anche la polemica lanciata dallo stesso fuoriclasse olandese, fece discutere molto perchè Van Persie ebbe a dire chiaramente che la sua collocazione tattica era completamente sbagliata. E infatti, tanto tuonò che piovve, ecco che, dopo una stentata vittoria interna contro il Crystal Palace, lo United viene travolto.
La squadra di Moyes esce pesantemente battuta e umiliata dai rivali del Manchester City che, in un derby senza storia mandano a casa lo United con un pesantissimo 4-1 sul groppone.
I tifosi dello United sono allibiti, per molti di loro, gli attuali 20/30 enni, certi spettacoli sono una novità assoluta, per tutti gli altri invece, ormai divenuti dal palato fino e abituati fin troppo bene, scontrarsi con la nuova realtà dei fatti è stato traumatico.
Ma il deludende derby contro il City fu solo l'inizio di quel breve ma devastante periodo di fine Settembre che lascerà il segno per tutta la stagione.
Infatti, la Domenica successiva, la squadra di Moyes cade ancora pesantemente, stavolta per mano del WBA. La sconfitta, anche quella senza colpo ferire, maturò dinanzi al propio pubblico, oltre 75.000 presenti, dando il via alle prime avvisaglie di protesta verso Moyes.
Fu in quel breve, ma intenso e burrascoso periodo, che lo United smise di esistere.
Da allora la squadra ha seguito a malapena le indicazioni di Moyes; molti senatori sono stati fatti inopportunamente e troppo presto da parte, Giggs, Ferdinand e Nani su tutti, e anche il rapporto non idilliaco tra il tecnico e campioni quali Rooney, Van Persie ed Hernadez, ha giocato un ruolo chiave nella stagione in corso, una stagione in cui lo United ha perso man mano tutti gli obiettivi ritrovandosi in una inedita 7a e meritata posizione in Premier League a -23 dalla capolista Liverpool nonchè fuori da tutto, compresa la zona Champions, la massima manifestazione europea in cui lo United ha sempre giocato negli ultimi 19 anni.
Ma anche la gestione del mercato ha pesato e non poco sulla fine dell'era Moyes.
Il manager scozzese non ha avuto il minimo dubbio che quel gruppo, reduce dall'era Ferguson e pertanto con la pancia piena e con ogni probabilità anche scarico di motivazioni, andasse in qualche modo ravvivato con qualche innesto; Moyes non lo ha fatto, o quantomeno poco e con spese folli.
Gli acquisti per la prima squadra dello United sotto la gestione Moyes, sono stati soltanto due: il belga Fellaini, un ex Everton dal carattere non facile, nella prima sessione e l'iberico Mata, praticamente ai margini nel Chelsea di Mourinho, in quella invernale. Fellaini, pagato la bellezza di 34,2 milioni di euro, grazie alle sue prestazioni non esaltanti parte sempre, o quasi, dalla panchina, mentre Mata, pagato 45 milioni di euro gioca con alterne fortune e a corrente alternata. Oltre 79 milioni di euro spesi per due soli giocatori sono un'infinità, specialmente se questi non fanno la differenza. Una cifra altissima, decisamente, troppo anche per le casse del ricchissimo Manchester United che, a fronte di quella cifra e di un'organico comunque tra i migliori in circolazione, ha pertanto ritenuto fallimentare l'operato di Moyes.
Se fossimo stati in Italia, David Moyes sarebbe stato licenziato già in Settembre. In Inghilterra, dove i tecnici non vengono esonerati facilmente, la storia è diversa e molto. In cuor loro i dirigenti dello United hanno sperato e confidato fin troppo a lungo che la barca si raddrizzasse, ma dopo Gennaio, finito il mercato in netto passivo e eliminati anche dalla FA Cup dal modesto Sunderland, la decisione era già stata presa.
Avevano optato per aspettare l'occasione giusta e questa puntualmente è arrivata.
Con la matematica certezza di non poter partecipare alla prossima Champions League, e quindi di non poter incassare fior di milioni, la società ha cacciato Moyes a sole tre giornate dalla fine, segno che la misura era colma.
La squadra va al veterano Ryan Giggs, gloria e anima dello United.
Giggs guiderà lo United ad interim; l'obiettivo posto al gallese è quello di terminare la stagione con dignità, dopodichè in casa United annunceranno un nuovo manger. Klopp, Van Gaal, Mourinho, Ancelotti, e chi più nè ha nè metta, la ridda dei nomi è lunghissima.
Presto nè sapremo di più, per adesso l'unica cosa certa è che David Moyes se nè va da Old Trafford lasciando dietro di se una miriade di interrogativi e un'enorme dispendio di denaro che si protrarrà, con lo United fuori dalle coppe, anche nella prossima stagione.
A Moyes va riconosciuto di avere un grande coraggio per aver accettato la sfida più difficile del panorama calcistico mondiale.
Sostituire Ferguson era chiaro che fosse difficile ma Moyes ha avuto il fegato di fare una cosa che molti avrebbero congelato.
Ora che dopo il disastro Moyes fare meglio sarà una barzelletta, c'è da scommettere che fuori degli uffici dello United a ore si formerà una lunga coda di procuratori e addetti ai lavori vari, ognuno con la sua proposta, ognuno con il suo nome; la caccia a una delle panchine più prestigiose del mondo è ufficialmente aperta. A breve il nome del nuovo manager dello United finirà su tutti i giornali; per lui in ballo una sfida affascinante e non poi così impossibile.