9, L'ALBA DI UN IMPERO!
IMPRESA EROICA DELLA FIORENTINA. GLI UOMINI DI MONTELLA CONQUISTANO LA VITTORIA IN CASA DELL'INTER GIOCANDO IN NOVE CONTRO UNDICI L'ULTIMO QUARTO D'ORA DEL MATCH. SEGNA ANCORA SALAH, NETO MIRACOLOSO. PARTITA DESTINATA A RESTARE NELLA STORIA.
9, L'ALBA DI UN IMPERO!
COME IL LEGGENDARIO TEMISTOCLE MONTELLA GUIDA I SUOI UOMINI ALLA CONQUISTA DELLA PIU' SANGUINOSA DELLE BATTAGLIE. SI ROMPONO BABA, TOMOVIC E SAVIC MA PER UN ERRORE DI COMUNICAZIONE TRA STAFF MEDICO E TECNICO E CON TUTTE LE SOSTITUZIONI GIA' EFFETTUATE, LA FIORENTINA RESTA IN NOVE UOMINI A UN QUARTO D'ORA DALLA FINE DELLA PARTITA. I VIOLA ARRETRANO INEVITABILMENTE TUTTI GLI EFFETTIVI MA NON MOLLANO: CON VARGAS E JOAQUIN CHE SI INVENTANO DIFENSORI E CON UN NETO FORMIDABILE I VIOLA RESISTONO AI FURIOSI MA CAOTICI ATTACCHI DELL'INTER E ALLA FINE PORTANO A CASA UNA VITTORIA PESANTISSIMA E DAL GUSTO DI CALCIO DI ALTRI TEMPI. INTANTO FIRENZE IMPAZZISCE PER I SUOI EROI E UN CENTINAIO DI PERSONE SFIDANO IL GELO PER ATTENDERE LA SQUADRA ALLA STAZIONE DI CAMPO MARTE. DA REGISTRARE NUMEROSI TIFOSI EGIZIANI IN DELIRIO SUGLI SPALTI SAN SIRO, ADESSO E' UFFICIALE: E' SCOPPIATA LA SALAH MANIA!
Forse è solo un episodio, o magari no, chissà!
Fatto sta che nell'ultimo mese e mezzo è sbocciata la Fiorentina che non ti saresti mai aspettato, tanto è forte, bella, pratica, determinata ma soprattutto vincente, visto che il 2015 dei viola è in perfetta sintonia con la media scudetto.
La squadra non cambia mentalità e approccio alla gara a prescindere dall'avversario che si trova davanti e tutto l'ambiente è motivatissimo e ben determinato, ma soprattutto ogni singolo componente dello spogliatoio è prontissimo a dare il proprio contributo nel momento del bisogno.
In questo periodo Montella sta dando vita a un turn over mai visto nel calcio italiano; quasi tutta la rosa sta giocando e fatta eccezione per El Hamdaoui e Lazzari, di cui però c'è da dire che a Gennaio non hanno accettato altre destinazioni, tutto il resto del team sta mettendo minuti nelle gambe con tanto di relative iniezioni di fiducia che tanto bene fanno al morale ma anche al cuore e alla testa.
In questa fase della stagione in Fiorentina si sentono tutti utili, tutti sono parte integrante della missione e allora ecco che, con uno scenario del genere, tutto diventa più semplice, anche sacrificarsi come non mai per un compagno o per l'allenatore.
La partita di ieri è la testimonianza più viva di quello che abbiamo detto fino ad ora.
Una Fiorentina gagliarda, tenace e battagliera fino all'ultimo secondo come lo è questa non l'avevamo più vista da tempi lontanissimi e tanto per battere il ferro ancora caldo, c'è da dire che ieri la squadra è salita a San Siro con la faccia dura di chi è consapevole dei propri mezzi ed è sceso in campo per giocare da protagonista una partita importante contro un avversario, l'inter, reduce da un buon periodo di forma e di discreti risultati.
In effetti Con una vittoria i nerazzurri si sarebbero rifatti sotto risucchiando i viola nel gruppone di medio-alta classifica e come se non bastasse non solo la Fiorentina doveva evitare di perdere punti, ma anche rispondere a Lazio e Sampdoria, che poche ore prima avevano rispettivamente regolato in trasferta Sassuolo e Atalanta facendosi avanti in classifica. Con un turno decisamente sfavorevole e con addosso la pressione di chi deve fare per forza risultato, la Fiorentina è stata bravissima ad isolarsi da tutto e a pensare solo a se stessa riuscendo a scendere sul campo di San Siro senza vacillare di un sol millimetro e senza paura, nonostante che la maggior parte dei suoi migliori effettivi fosse fuori per infortunio o per il massiccio ricorso al turn over a causa del teribile filotto di impegni a cui è sottoposta la squadra ancora impegnata su tutti i fronti.
Ieri la squadra è stata forte più di ogni altra cosa; ha affrontato tre infortuni importanti senza battere ciglio, si è compattata con sicurezza e senza sbavature, ha tenuto il campo per lunghi momenti giocando la palla e facendo correre a vuoto l'Inter fino a sfiancarla e privarla della lucidità che poi in effetti è mancata all'Inter nel previsto e logico forcing finale alla ricerca del pareggio.
La partita è poi finita come tutti hanno visto, con nove uomini determinatissimi a vendere cara la pelle ai padroni di casa.
Neto & C. Ieri non erano disposti a nessuna resa, hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo. Sono stati degli eroi veri e propri, come appunto lo furono Temistocle e i suoi uomini nelle sanguinose battaglie contro i persiani, ovviamente con le dovute proporzioni.
Alla fine l'Inter si arresa dinanzi a ciò che restava di una squadra che ha dato un messaggio a tutti sui modi di fare calcio, su come si gioca a calcio.
All'alba di questo giorno, dal sacrificio di 9 eroici uomini, potrebbero essere nato un Impero; i mezzi ci sono, la squadra è forte, la panchina c'è...Mancano due pezzi a metà campo (un titolare e una riserva di valore), qualcosa sugli esterni di difesa e, con la partenza di Neto, anche un portiere di livello.
Se riusciamo a spendere bene i soldi di Cuadrado è fatta, pregando naturalmente che la dea bendata ci sorrida un po' e che si possa finalmente schierare il tridente Rossi - Gomez - Salah, in tal caso i problemi saranno tutti per gli altri.....