COMUNICATO UFFICIALE DEL VIOLA CLUB ALTA GARFAGNANA.

5 MAGGIO 2014

Il Viola Club Alta Garfagnana comunica che:

durante la vergognosa finale di Coppa Italia, a cui per altro eravamo presenti con una nutrita rappresentanza, per lo più assiepata sugli spalti del settore distinti Sud-Est, abbiamo notato delle anomalie quantomeno curiose tra la tifoseria viola.

Ancora oggi, a quasi quarantotto ore dai fatti, non riusciamo a capire i motivi per cui la leadership della curva Fiesole ha ritenuto di sottostare ai diktat e alle prepotenze del capo ultrà partenopeo di cui tutti hanno detto e di cui tutti sanno.

In una serata unica nel suo genere, forse irripetibile, in cui ben 26.000 uomini e donne di tutte le età si sono mobilitate da ogni dove con il chiaro intento di sostenere a squarciagola la squadra viola, vietare loro di tifare ci è sembrato fin da subito non solo una bestemmia, ma più che altro un atto fuori luogo e un attestato di solidarietà di certo non dovuto a certa gente, per nessuna ragione al mondo.

Secondo il nostro modesto parere la Fiesole poteva e doveva fare il suo e lasciare al proprio destino, e al proprio modo di vivere il calcio ma non solo, coloro che, quanto a tifoseria, con noi non hanno mai avuto niente da spartire; lo zero assoluto.

Vedere poi gente "dello stesso sangue", quello viola, prendersi reiteratamente a cazzotti, sia in Curva Sud che nei Distinti Sud Est, è stato un'altro spettacolo inverecondo e doloroso a cui, purtroppo, hanno assistito anche numerosi bambini e adolescenti....

Ma ai numerosissimi tifosi viola la storia di non tifare non è piaciuta e tra vibranti e esplicite invettive verso la leadership della curva, la gente ha iniziato a cantare "a bestia" e ad alzare i propri vessilli.

Questo atto, perpetrato da chi ha voluto sostenere la Fiorentina in barba a incomprensibili ordini, a nostro giudizio ha delegittimato la leadership della Fiesole, con buona pace di chi purtroppo non c'è più e di tutti coloro che, anni orsono, fondarono una delle curve più temute e rispettate d'Italia.

Quanto al capitolo fischi all'inno nazionale italiano, un fatto questo che per altro sta dividendo la tifoseria, la nostra posizione è volta meramente alla situazione da Repubblica delle Banane in cui sta versando il belpaese.

Uno stato come quello italiano, incapace di proteggere la libertà e i diritti dei cittadini, non merita più la nostra attenzione, il nostro rispetto, perchè, per l'ennesima volta, sono sempre i cittadini perbene che ci rimettono.

Alla fine ha vinto la volontà di un singolo, quella di un uomo in grado di ammutolire in toto una curva da 20.000 persone e pretendere di ammutolirne un'altra, quella avversaria. 

Non vediamo differenza tra quello accaduto Sabato sera e le bravate del Sig. Ivan Bogdanov, (il capo ultrà serbo) che però venne arrestato e tenuto al fresco per un po' di tempo.Due pesi? Due misure, paura? Una cosa è certa: il nostro voltastomaco, l'allergia da Stato fantasma.

Siamo stufi di assistere a scene come quelle di Sabato, le solite scene in cui una tifoseria, in particolare quella napoletana, è libera di fare i porci comodi in lungo e in largo e in ogni dove, sprezzanti delle leggi e del prossimo.

Durante l'arrivo allo stadio siamo stati violentemente minacciati da alcuni delinquenti che dalla loro auto agitavano spranghe e catene (sotto gli occhi dei vigili urbani) senza che nessuno in divisa li fermasse o gli dicesse qualcosa. Il resto, tutto quello che è successo all'interno dello stadio, purtroppo lo ha potuto vedere tutto il mondo; che figura! 

Se questa è l'Italia noi non la riconosciamo, adesso basta! 

Perchè se è vero che l'Italia è unica e sovrana, lo deve essere anche quando si devono rispettare le leggi e comportarsi di conseguenza, con civiltà e rispetto del prossimo.

Al Sig. De Magistris, nonchè Sindaco di Napoli, diciamo che ci dispiace se sono partiti alcuni cori lesivi della dignità dei napoletani ma anche di farsi un'esame di cocienza e comunque di essere più obiettivo; della serie che i cori saranno pure deplorevoli e degni di essere stigmatizzati ma restano tali, mentre dall'altra parte tutti gli insulti che ci hanno dedicato, le minacce con tanto di catene e spranghe, le bombe carta, andare in trasferta sistematicamente senza biglietto, occupare i settori altrui, invadere incredibilmente il campo, ma soprattutto tenere per i bassi fondi le istituzioni calcistiche e non solo, sono cose molto peggiori; della serie robe dell'atro mondo o dell'altra Italia? Troppo comodo!

Indignatissimi,

Viola Club Alta Garfagnana.