MERCATO VIOLA: JULIO CESAR VUOLE SOLO LA FIORENTINA?
01 AGOSTO 2013
JULIO CESAR: SI A FIRENZE! IL PORTIERE BRASILIANO EX INTER SI SAREBBE OFFERTO ALLA FIORENTINA.
SECONDO QUANTO RIPORTA VIOLANEWS IL PORTIERE DELLA SELECAO VUOLE TORNARE IN ITALIA A TUTTI E COSTI E PER FARLO SAREBBE DISPOSTO A OPERARE ANCHE UN DRASTICA DECURTAZIONE DEL PROPRIO STIPENDIO, SI PARLA DI UN MENO 40%, PER UN AMMONTARE DI 1,8 MILIONI NETTI ALL'ANNO INVECE DEI 3 MILIONI CHE ATTUALMENTE PERCEPISCE DAL QPR. DOPO LA ROTTURA DELLE TRATTATIVE CON IL NAPOLI, PROPRIO PER LA QUESTIONE INGAGGIO MA CHE, VISTO LE ULTIME, SA DI BEN ALTRO, ADESSO JULIO CESAR VORREBBE LA FIORENTINA A TUTTI I COSTI. COME NEL CASO DI MARIO GOMEZ LA VOLONTA' DELLA FAMIGLIA E LA BELLEZZA DELLA CITTA' AVREBBERO GIOCATO UN RUOLO DETERMINANTE.
E' proprio vero, il mondo del pallone è strano, non ci si capisce nulla. Fino a qualche mese fa sembrava che a Firenze ci fosse la peste bubbonica e la situazione era che se da una parte c'era chi voleva andar via, dall'altra non c'era nessuno di valido che voleva venire. Misteri del calcio o di chi gestisce una squadra di Club, cosa questa, che evidentemente Pradè e Macia sanno fare molto bene visto che a neanche quattordici mesi dalla costituzione di questa coppia e del loro insediamento nella stanza dei bottoni viola, la Fiorentina ha cambiato completamente pelle. L'anno scorso il team viola non ha avuto molto tempo per preparare la campagna acquisti, la squadra si salvò solo alla penultima giornata e il clima era quello da notte dei lunghi coltelli. In soli due mesi Pradè e Macia riuscirono a pianificare e a tradurre in realtà un mercato con i fiocchi e che gli valse la palma come il migliore della scorsa stagione. Fu un piccolo miracolo perchè agli undici potenziali titolari che partirono per Moena, uno dopo l'altro iniziarono ad accodarsi gente del caliboro di Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Aquilani, Pizarro, Roncaglia etc, etc. Alla fine di quegli undici che partirono restarono solo Pasqual e Ljajic e l'ultimo brutto ricordo con il passato si fermò alla famosa notte delle pernici quando, in occasione del compleanno di Cerci, alcuni ex giocatori viola alzarono troppo il gomito finendo poi per danneggiare il locale dove si trovavano, derubando delle pernici imbalsamate di proprietà del gestore e combinando altre bravate che se le avesse fatte un cittadino comune sarebbero valse una denuncia per atti osceni....La società e Montella andarono su tutte le furie e da quel giorno la Fiorentina non solo buttò fuori dalla squadra tutti i colpevoli di quella bravata, ma instaurò delle regole rigidissime che durano ancora oggi e che nessuno si permette di infrangere. Questa evoluzione sia come squadra ma soprattutto come società, deve fare riflettere e se a un anno di distanza da tutto quel bailamme e qell'ammasso di macerie fumanti che eravamo, adesso stiamo ragionando di provare a vincere il campionato, vuol dire che è stato fatto un grandissimo lavoro che inevitabilmente è andato a finire sotto gli occhi di tutti gli operartori di mercato. La Fiorentina ha un gende biglietto da visita e non c'è da sorprendersi se gente come Mario Gomez sia voluta venire a tutti i costi a Firenze e, come ebbe a dire Vincenzo Guerini per altro preso per pazzo, se tanti altri campioni stanno facendo la fila per venire da noi. Vincenzo lo sapeva, aveva ragione e se Mario Gomez è la testimonianza più cristallina delle parole del Team Manger, la volontà di Julio Cesar, quella di Verratti e il sogno De Rossi, non sono da meno.
Oggi, a poco più di un mese dalla fine del calciomercato, la Fiorentina sta lavorando giorno e notte senza soste per dare a Montella un organico fatto per vincere. I pescatori dicono che c'è un tempo per pescare e uno per fare asciugare le reti ma per Pradè e Macia il tempo per il meritato riposo è ancora lontano. C'è ancora tanto da fare, ad esempio le cessioni. El Hamdaoui, Cassani, Olivera, Romulo e Vargas e da mandare alcuni giovani a giocare con continuità da qualche altra parte; Salifu e Ageyi su tutti ma probabilmente anche uno tra Bakic, Vecino e Wosky finirà per andare in prestito altrove. Nel mezzo c'è anche la questione Ljajic che ha cominciato a puzzare e a far perdere la pazienza alla Fiorentina. Il talentuoso serbo in questo momento è fermo dinanzi a tre strade: A) Il rinnovo ma con una clausola degna di quel nome e non ridicola come quella di 6/8 milioni che vorrebbe Ramadani. B) In mancanza di rinnovo la Fiorentina, come ha fatto con Jovetic, si riserverà il diritto di venderlo al miglior offerente e non a chi vorrebbe il giocatore. C) Niente rinnovo, rifiutare tutte le destinazioni e lasciare scadere il contratto per accordarsi a Febbraio probabilmente come il Milan, con la consapevolezza che nel caso del punto C la Fiorentina sbatacchierà a marcire in tribuna fino al 30 Giugno 2014 il poco riconoscente atleta. A Ljajic la scelta che a questo punto non può più rimandare!
Una volta sistemate le tutt'altro che facili questioni relative alle cessioni e il caso Ljajic, Pradè e Macia sferreranno l'attacco finale a Julio Cesar e a Daniele De Rossi. Il tutto con la calma olimpica di cui gode la Fiorentina che a 32 giorni dalla fine del mercato ha già un organico in grado di combattere su tutti i tre fronti che dovrà assaltare. Gli innesti di Julio Cesar e Daniele De Rossi darebbero uno spessore incredibile alla squadra che a quel punto, oltre a non avere più alibi, non avrebbe precluso nessun obiettivo.
Come se non bastasse oggi arriva in ritiro Andrea Della Valle: che si parli di qualcosa di importante e si dia il disco verde a qualche altro grande colpo?
Vedremo, la sensazioe è che questo bellissimo mercato ci riserverà ancora tante sorprese.
Buon lavoro "duo maravilla"!