PANDURII-FIORENTINA 1-2: IL MEGAPAGELLONE GALATTICO!
09 NOVEMBRE 2013
LA FIORENTINA EUROPEA DI IERI HA FUNZIONATO IN MODALITA' ULTIMO TUFFO: CUADRADO E BORJA SUPERLATIVI, IAKOVENKO INDECIFRABILE! MA CHE HA?
UNA SQUADRA, UNA FAMIGLIA E VARI STATI D'ANIMO: CUADRADO E BORJA AL TOP, IAKOVENKO AL FLOP TOTALE!
NONOSTANTE LE ASSENZE E LA FORMAZIONE QUASI OLTRE AL NORMALE TURN OVER, LA FIORENTINA PORTA A CASA UNA PREZIOSISSIMA E ANTICIPATA QUALIFICAZIONE EUROPEA. LA MONTELLA BAND ESPUGNA ANCHE IL CAMPO DEL PANDURII E VELEGGIA IN TESTA ALLA CLASSIFICA DEL GIRONE E DI EUROPA LEAGUE A PUNTEGGIO PIENO. ADESSO CHE L'ACCESSO AI TURNI SUCCESSIVI HA ANCHE IL CONFORTO DELLA MATEMATICA, GIUNGE L'ORA DEI PRIMI BILANCI E DI UNA DOVEROSA ANALISI DEI MOLTI PRO E I POCHI CONTRO DI QUESTO PRIMO SCORCIO DELLA CAMPAGNA EUROPEA VIOLA.
La campagna europea della Fiorentina va avanti stile rullo compressore con ben quattro vittorie in altrettante partite. Situazione invidiabile quella viola, specialmente se rapportata ai precedenti delle squadre italiane impegnate in questa manifestazione che fin troppe volta ha messo in estrema e totale difficoltà chi l'ha affrontata con il piede sbagliato o senza il dovuto senso di responsabilità nei confronti di tutto il calcio italiano. In tal senso la Fiorentina ha sempre svolto il proprio dovere e anche nella precedente Europa League in cui fu chiamata, essa rispose presente arrivando a dire basta soltanto e sfortunatamente ai calci di rigore della semifinale contro il Celtic; miglior piazzamento italiano nella specifica manifestazione dalla notte dei tempi quando il Parma di Tanzi e dei fondi ignoti, nel 1999, vinse l'attuale seconda manifestazione europea ai danni del'O.M. per 3-0. Per noi che sognavamo e meritavamo la Champions, essere in Europa League non è comunque riduttivo e a prescindere da chi scenderà dalla Champions, ad esempio una tra Dortmund, Arsenal e Napoli o altre tipo Zenith, Galatasaray e Yowee, e chi c'è già, leggi il Tottenham, poco importa perchè dobbiamo tentare fino all'ultimo di vincere questa coppa che da troppo tempo manca all'Italia. Per tentare di farlo la Fiorentina ha messo su una squadra molto buona, costituita da eccellenti, invidiabili e rare individualità che vanno a impreziosire una intelaiatura di squadra già di per se molto buona. Mister Montella, nonostante la giovane età e la prima esperienza europea, ha dimostrato di non soffrire il confronto gestendo sempre molto bene il turn over e le partite con maggiori insidie, anche climatiche, come quella di Dnipro in cuil la Fiorentina uscì vincente per altro dominando la partita per lunghi tratti nonostante il primo clima ostico della stagione e la nevicata su Dnipro. Comunque, tra i tanti bravi giocatori viola che sino ad oggi hanno brillantemente e professionalmente onorato la manifestazione, una menzione particolare è volta al giovane Matos che, catapultato in campo più per estrema necessità che altro, ha dimostrato fin da subito una grande predisposizione al gioco viola suggellando le proprie prestazioni con ben tre reti segnate in quattro partite. Un bottino di tutto rispetto per un giovane cresciuto nelle giovanili viola e che a suo tempo Corvino portò via dal Brasile dopo una lunga, estenuante e curiosa trattativa con il capovillaggio in cui viveva l'allora bambino Matos Ryder Santos. Inoltre questa manifestazione ha dato la possibilità a quasi tutti i calciatori del roster viola di usufruire della vetrina europea, il che non è cosa da poco, e se in molti hanno sfruttato nel migliore dei modi questa opportunità, guadagnando punti nella scala emozionale dei tifosi viola, ce nè uno in particolare che ha avuto estreme difficoltà anche contro avversari di caratura decisamente più bassa della nostra e che nella nostra serie B italiana giocherebbero solo per la salvezza. Stiamo parlando di Oleksandr Iakovenko e delle sue opportunità gettate al vento stile quelle contro il modesto Pandurii contro il quale è partito dal primo minuto in due distinte occasioni. Il centrocampista offensivo viola non ha mai inciso sulle sorti delle gare e alla resa dei conti le sue prestazioni sono andate di poco oltre la media del 5 in pagella, decisamente poco per chi si era presentato in maniera decisamente poco umile e per chi, come lui, è dotato di buoni mezzi tecnici. Anche ieri il verdetto del campo è stato indiscutibile e spietato e se in cima alla lista dei top ci sono Cuadrado e Borja Valero che la fanno da padrone, in fondo, nella lista di flop, Iakovenko, con il suo 5,02 di voto medio, sfiora uno dei 5 peggiori voti della stagione violain asoluto e comunque, grazie alla sua sciagurata prestazione, ottiene un misero voto medio pari a 5,02 che comunque gli vale la poco onorevole palma del peggiore in campo in due partite delle sue quattro giocate totali. Ma cosa avrà questo giocatore? I bene informati ci raccontano di un ragazzo dal carattere introverso e decisamente ai margini di un gruppo come quello viola, per altro molto buono e da cui non trapela niente in termini di comportamenti fuori dalle righe. Iakovenko in questo momento trasmette al pubblico e probabilmente al suo allenatore, l'effetto dello stonato che va a cantare in un coro perfetto accompaganto da archi e francamente, se la situazione dovesse permanere, dire che per lui in Fiorentina non vi sia più futuro non è certo una bufala. Detto questo e analizzato i plus e i minus, andiamo a leggere attentamente il megapagellone galattico e a conoscere il top e il flop di questa partita.
Buon divertimento e buona lettura!
MAN OF THE MATCH:
JUAN GUILLERMO CUADRADO BELLO: MEDIA VOTO 7,58
Juan Guillermo Cuadrado Bello
Nato: Necoclí, (Col) 26 maggio 1988
Carriera: Independiente Medelin, Udinese, Lecce, Fiorentina
Nazionale colombiana: 23 presenze e 3 goal.
Kiev, 23 Giugno 1987
Ruolo: centrocampista.
Carriera: Metalist, Lierse, Genk, Anderlecht, Westerlo, Oud-Heverlee Leuven, Fiorentina.
IL MEGAPAGELLONE GALATTICO:
IL MEGAPAGELLONE GALATTICO ANNO I NUMERO XVII.
17-Il megapagellone galattico E.L Pandurii-Fiorentina 1-2 7 Novembre 2013.pdf (96371)