PRESENTE E FUTURO: TANTI I NOMI! MA DOMENICA C'E' IL CAGLIARI!
12 SETTEMBRE 2013
IN FIORENTINA NON SANNO CHE COSA SIA LA NOIA. IL DUO MARAVILLA E' GIA' AL LAVORO PER IL PROSSIMO ANNO E INTANTO I NOMI SI SPECANO.
MERCATO MAI DOMO: ORA LA FIORENTINA FA GOLA A PARECCHI!
FIORENTINA ANCORA PROTAGONISTA DEL MERCATO. ALLA SQUADRA VIOLA VENGONO ACCOSTATI CON INSISTENZA I NOMI PIU' VARIEGATI: SI VA DALL'ESOTICO E PIU' IMPROBABILE PASSANDO PER REALTA' PIU' O MENO AFFERMATE FINO AD ARRIVARE A CAMPIONI DI CUI, FINO GIUGNO 2012, NON POTEVAMO NEANCHE PRONUNCIARE IL NOME. L'AFFARE MARIO GOMEZ HA APERTO NUOVI SCENARI PER LA FIORENTINA CHE, CON L'INGAGGIO DEL CAMPIONE TEDESCO, NON SOLO SI E' ASSICURATA LE PRESTAZIONI DI UN TOP PLAYER MA MOLTO, MOLTO DI PIU' DI QUEL CHE SEMBRA.
Le parole rilasciate da Pradè a La Nazione sono inequivocabili e se per noi certe cose hanno incominciato a far parte della normalità, a qualcun altro invece avranno fatto uscire gli occhi dalle orbite e anche suscitato un po' di invidia. La programmazione e il progetto Fiorentina stanno andando avanti inesorabilmente a dispetto di chi, nonostante il blasone e i mezzi economici, sta navigando a vista. Dopo l'affare Gomez, ritenuto fin da ultimo una bufala dalla maggior parte dei media, ha lasciato il segno e adesso quando la Fiorentina si muove tutti si mettono in campana. L'affare Gomez ci ha fatto fare un salto triplo, oh, roba da olimpiadi mica da parrocchia, con la Fiorentina che, oltre a ritrovarsi in squadra un campione, ha guadagnato anche il rispetto e la considerazione di tantissimi operatori di mercato e quello dei loro migliori assistiti che se prima vedevano l'opzione Fiorentina come un opzione di ripiego adesso invece la considerano come un punto di arrivo. I nomi di Verratti e di Muriel, ad esempio, non sono nomi buttati li a caso per far gente, ma qualcosa di più. Non sappiamo con esattezza se Pradè, quando ha detto di sapere esattamente chi arriverà a Giugno 2014, alludesse a questi nomi in particolare ma tanti indizi alla fine fanno una prova. Può darsi anche, ma l'ipotesi ci sembra assai remota, che gli uomini mercato viola abbiano alzato una sorta di cortina fumogena a mo di diversivo e che alla fine di tutti quei nomi fatti sui giornali non arrivi nessuno. Se il calcio è strano, il calciomercato è ancora peggio e talvolta anche le logiche più scontate vengono stravolte con realtà allucinanti e incomprensibili: prendiamo ad esempio Vargas. Il peruviano è dal Marzo 2010 che non fa più una cosa decente; ingrassato, fuori dai canoni del suo lavoro e adesso anche rifiutato da tutti, visto che la Fiorentina non è riuscita a piazzarlo nenache gratis. In questo caso la società cercherà di tramutare in possibilità quello che agli occhi dei più appare come un problema e nenache da poco. Per farlo tenterà di allungare il contratto a Vargas con una spalmatura del suo notevole ingaggio fino a una riduzione totale del 50%. La proposta c'è stata e da qualche parte del Perù il giocatore l'ha anche confermata, nel senso che a suo dire o quello dei giornali, avrebbe anche già firmato. Vedremo se tutto questo corrisponde al vero e per farlo manca pochissimo visto che Vargas a ore rientrearà dal Perù, salvo imprevisti come suo solito. A quel punto vedremo se la Fiorentina dovrà mettere definitivamente fuori rosa il calciatore, oppure se deve iniziare a lavorare all'operazione recupero che vedrà coinvolto in larga parte il tecnico Montella. Con questa possibilità la squadra viola si assicurerà di monetizzare qualcosa nelle prossime sessioni di mercato o addirittura di ritrovarsi nel roster un giocatore rinato e comunque, quando è in condizioni fische accettabili, molto forte e potente. Il rischio c'è ma credo che la Fiorentina lo abbia calcolato e che adesso altro non stia che al giocatore nonchè alla sua testa; per lui due sole opzioni: o dentro o fuori, ma soprattutto zitto e muto perchè l'ultimo treno della carriera sta passando in tutta fretta.
Le cose da fare in Fiorentina sono tantissime e se come detto lo staff operativo non ha di che annoiarsi, a noi tifosi non può che parere vero. E' bello leggere e sentire tante cose interessanti, magari alcune irrealizzabili ma pur sempre interessanti, vuol dire che siamo vivi e non morti e sepolti come un paio di stagioni fa quando al povero David Guetta toccava commentare risse in panchina, partite oscene, ma soprattutto scandire i nomi di Bolatti, Kerrison, il Tanque Silva e compagnia cantante, che, con tutto il rispetto per quest'ultimi, non erano giocatori buoni neanche per salvarci, figuriamoci per ambire alle piazze nobili.








