QUANDO LA BARCA SCRICCHIOLA
07 Gennaio 2014. Ore 16,50
QUANDO LA BARACCA SCRICCHIOLA.
La Fiorentina è nel caos più completo.
Dopo l'inaspettato e brusco stop in campionato, e fanno cinque, subito per mano del modesto Parma, fa specie il silenzio di tomba da Casette d'Ete.
Infatti chi si aspettava le dichiarazioni di rito nel post partita è restato deluso perchè Andrea Della Valle si è rinchiuso nel mutismo più completo.
Deluso, quasi sconsolato per come si è conclusa la vicenda Neto, il Presidente Onorario della Fiorentina sarà sicuramente furibondo per la prova orribile fornita dalla squadra e probabilmente ha scelto la via del silenzio, che a onor del vero spesso è la più saggia, specialmente in situazioni come queste in cui una parola è poco e due sono troppe.
Una cosa però è certa, la testa del Patron viola è gonfia come un melone. E' si perchè di cose a cui pensare della sua Fiorentina Andrea ne ha tante, talmente tante che se invece di Della Valle si fosse chiamato Zamparini, stamattina le avrebbe sistemate tutte facendo tabula rasa.
Ma Della Valle non è così e poi è troppo alta la posta in gioco per potersi permettere il lusso di tagliare teste senza poi avere la certezza di miglioramenti tangibili, anche perchè nel calcio 9 volte su 10, quando vuoi cambiare bruscamente rotta poi le cose non cambiano affatto.
Del resto le parole di Montella, furibondo per come è stata gestita la comunicazione con la vicenda Neto, sono inequivocabili e pertanto se Della Valle sta cercando un colpevole è altrove che dovrà guardare.
Tuttavia una bella chiaccherata a quattrocchi con il tecnico e un paio di senatori della squadra sarebbe opportuna perchè da quello che viene trasmesso dal campo si evincono molte lacune in squadra di cui la più grave è l'atteggiamento totalmente sbagliato.
Montella ha le sue brave responsabilità degli insuccessi della Fiorentina ma al netto di tutto, se guardiamo a fondo la rosa che ha, ci accorgeremo che tra le fila dei cosiddetti rincalzi si annidano veri e propri reietti del mercato, gente con la valigia in mano da mesi e alcuni giocatori non idonei alle ambizioni della società.
Semmai il tecnico dovrebbe spiegare a chi di dovere perchè Miha Richards non ha più giocato neanche un minuto dalla disastrosa trasferta di Genova targata 2 Novembre e come mai Marko Marin, che malaccio non ci sembra, in campionato non ha mai giocato proprio.
Stiamo parlando di due giocatori importanti provenienti da due top club inglesi, gente con del potenziale e quindi c'è qualcosa che non torna.
Non abbiamo ancora capito se il tecnico non vede per niente questi giocatori oppure se i due non offrono ancora le giuste garanzie fisiche per scenfere in campo. Se Montella non vede i due allora vuol dire che glieli hanno imposti e pertanto la cosa assumerebbe contorni ridicoli, se invece sia il tedesco che l'inglese non offrono gartanzie fisiche, beh, allora sarà meglio farla finita una volta per tutte con gli azzardi che poi, salvo colpi di chiappa, non portano a nulla o giù di lì.
E poi c'è il problema cronico dell'attacco! Con Rossi ormai in pianta stabile in infermeria, gli infortuni di Bernardeschi e Babacar, anche quest'anno siamo rimasti in mutande e francamente la cosa inizia a stuccare un po'. Va bene, è vero, c'è la sfortuna maledetta che ci perseguita da due anni, però i guai ce li andiamo a cercare con il lanternino. Infatti là davanti il reparto sarebbe stato a posto con Pepito Rossi in forma smagliante, ma così non è stato e lo si sapeva già molto prima che chiudesse il mercato. Ora che anche il Baba, che con sole 4 reti all'attivo è l'attaccante più prolifico della Fiorentina, è fuori da 3 partite, tutto ruota intorno a Mario Gomez che quanto a nome farebbe paura salvo poi risultare nullo totale sul campo.
Gomez ha una crisi pazzesca, di quelle degne di eroi del passato tipo Luther Blissett, il pippone ex Milan o peggio ancora, sempre un ex Milan, come lo sciagurato Egidio Calloni, un brindellone che anche lui non segnava nemmeno con le mani.
Del resto su Mario Gomez la Fiorentina ha investito il patrimonio più importante della gestione Della Valle e quindi è umanamente comprensibile che in casa viola stiano facendo di tutto per limitare i danni, sarebbe male il contrario. Fatto sta che purtroppo ogni Domenica giochiamo in 10, che poi diventano 9 perchè snaturiamo Cuadrado, e che poi possono diventare anche 8 perchè qualcuno a turno può beccare la giornata storta, può capitare no??? In parole povere regaliamo troppo agli avversari fin da subito.
Le soluzioni? Difficili a questo punto, anche perchè il mercato di Gennaio non è sempre così decisivo per cambiare le cose, ricordiamoci queli del passato.
Noi crediamo che il problema più grosso all'interno della Fiorentina si annidi nella gestione della comunicazione e delle risorse umane.
Probabilmente se alla guida del vapore vi fosse un uomo di calcio, tutti, a partire da Pradè all'ultimo dei giocatori, né gioverebbero.
Adesso che le cose non stanno andando troppo bene sul campo è bene interrogarsi su quello che accade dietro, quindi sarà utile fin da subito rimboccarsi le maniche, parlare chiaro, inserire in società una figura idonea e che sappia di calcio e senza mezzi termini cercare di sapere e subito chi, tra dirigenti tecnici e calciatori non è più motivato o non si trova più a suo agio a Firenze. In tal senso Macia pare che abbia risposto presente rifiutando il Barcellona per continuare il suo lavoro a Firenze. Senza che apparentemente nessuno gli abbia chiesto niente ha già dato la risposta e questo è già un buon segno. Di Pradè invece non sappiamo nulla, eccetto che la scorsa estate ha rinnovato il contratto di un anno e che a Giugno 2015 andrà nuovamente in scadenza.
C'è chi dipinge Pradè sulla poltrona del Barcellona, chi su quella del Tottenham o addirittura su quella del Milan, mentre allo stesso tempo si parla di Pierpaolo Marino, Baldini o Perinetti come i suoi eredi a Firenze...Del resto sono cose che succedono quando a un Direttore Sportivo capace gli fai firmare un contratto di un solo anno....Per la cronaca siamo a Gennaio e a Giugno manca abbastanza poco, quindi anche nel caso del DS urge massima chiarezza e capire se è il caso di andare avanti o meno, ma subito! In caso contrario ognuno per la sua via fin da domani mattina e avanti un' altro perchè la macchina della programmazione non si deve mai fermare, se si vuole programmare ovviamente....