TROPPO COMODO SIGNORINO!
12 MARZO 2014
ALLA YOOWEE PARLANO E STRAPARLANO SENZA UN MINIMO DI DECENZA. INFATTI STRIDE, E DI MOLTO, ANCHE L'ULTIMA USCITA DI ANDREA AGNELLI.
INDECENZA BIANCONERA: ANCORA LO STATO?
DOPO IL DURO E LEGITTIMO IMPUT DELLA VEDOVA SCIREA, ECCO LE PERLE DI SAGGEZZA DI ANDREA AGNELLI. ALL'INDOMANI DELLLE DURE DICHIARAZIONI DELLA SIGNORA MARIELLA, CHE HA FATTO SAPERE DI POTER CHIEDERE CHE LA CURVA BIANCONERA NON SIA MAI PIU' INTITOLATA ALLA MEMORIA DEL MARITO, OGGI E' LA VOLTA DI ANDREA AGNELLI CHE DICE: "SONO D'ACCORDO CON MARIELLA SCIREA, MA SI DA TROPPA RISONANZA A CERTI FENOMENI MARGINALI". SECONDO AGNELLI GLI EPISODI CHE ACCADONO ALL'INTERNO DELLO STADIO BIANCONERO VENGONO ENFATIZZATI MOLTO PIU' RISPETTO A QUELLI CHE ACCADONO IN ALTRI STADI. POI AGNELLI CHIUDE DICENDO CHE: "LA MIA FAMIGLIA E' DA SEMPRE CONTRO IL RAZZISMO MA LO STATO DEVE FARE QUALCOSA, LO STATO DEVE AIUTARCI". ANCORA LO STATO??? VERGOGNA!
E' incredibile! Questi non sanno dove stia di casa la decenza.
Va bene, che fossero arroganti e tracotanti lo si sapeva, basta guardare l'atteggiamento che hanno tenuto prima, durante e dopo lo scandalo di calciopoli.
Tuttavia la speranza di un ravvedimento è sempre l'ultima a morire, e questo nonostante che certa gente abbia rovinato il calcio italiano e che grazie a loro tutto il mondo sia venuto a conoscenza di tutte le porcherie di cui sono stati e sono capaci di fare, (intimidazioni, corruzioni, minacce e addirittura il sequestro di persona); speranze quindi disattese, buoni propositi anche!
Ma nonostante tutto questo, e a fronte di condanne tutto sommato lievi, la famiglia Agnelli non solo non si è vergognata come avrebbe dovuto, non solo non ha alzato la mano e chiesto venia come sarebbe stato quantomeno opportuno, ma altresi, per tutta risposta allo schifo che ci hanno fatto vedere, stanno insistendo da anni con la storia dei 31 scudetti sul campo; inspiegabile come la federazione gli permise di ricamare un simile slogan sulla maglia ufficiale e di appendere un enorme e eloquente striscione in merito all'esterno dello stadio.
Ma la cosa ancor più grave e vergognosa e che è stata lasciata cadere nell'oblio per convenienza, è lo scandalosa richiesta di risarcimento danni che la Yoowee mosse a suo tempo contro la Figc per una cifra pari a oltre 440 milioni di Euro; il tutto a causa delle vicende legate a calciopoli e dai relativi danni morali, tecnici ed economici subiti dalla coietà a "righe" bianconere.
Per la cronaca pare che la richiesta non sia stata ancora ritirata.
Ma anche la vicenda dello stadio bianconero lascia molti dubbi e molte sono state le polemiche e le domande, lasciate senza risposta, di chi ha fatto presente che la Yoowee ha avuto dalla regione il terreno in concessione per 99 con un prezzo stracciato e al di sotto di 1€ al metro, della serie che con meno di 350.000 € (meno di un'abitazione di buon livello in città) si sono accaparrati un'area di 350.000 mq.
Ma le polemiche e i dubbi sullo Yowee Stadium, e su come sia stato possibile realizzarlo, non finiscono lì e allora ecco che ce n'è anche per gli istituti di credito. Infatti un altro capitolo spinoso riguarda inoltre i mutui per 60 milioni di euro che la società bianconera ha avuto dall’Istituto per il credito sportivo, vale a dire una banca pubblica.
A nulla sono valse le proteste del popolo granata contro un progetto che ha visto un consenso bipartisan e tra i suoi sostenitori un altro granata doc, su questo punto più incline alla ragion di stato che al tifo, l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Ma, come ha riassunto Carossa, nonostante sia juventino a tal punto da ammettere di avere una zebra tatuata sulla spalla destra, «è innegabile che a Torino chiamarsi Agnelli e possedere la Fiat, forse, fa ancora la differenza».
Quindi che cosa mai dovremmo aspettarci da questa gente?
E delle volte in cui lo stato, tanto caro agli Agnelli, è corso in aiuto della Fiat che dire? Quante volte? Una? Due? Tre? Cento?
Non lo sappiamo con esattezza e forse non lo sapremo mai ma i dati ci sono eccome e parlano chiaro.
Lo stato italiano, ovvero le nostre tasche, nel solo periodo dal 1977 al 2013 ha erogato ben 7,6 miliardi di Euro mentre l'azienda piemontese ne ha reinvestiti solo 6,2....
Magari gli Agnelli, con tutta quella manna caduta dal cielo, hanno fatto del bene alla nazione; hanno implementato i siti produttivi, assunto nuovo personale e incentivato l'indotto intorno alla Fiat, magari il catalogo con ivi riportato i modelli prodotti è stato arricchito con modelli utili a tutte le tasche e anche la qualità, a sostegno del made in Italy, nel cosro degli anni è cresciuta, facendo si che la Fiat sia divenuta l'orgoglio di una nazione.
Magari......Infatti, ad oggi, possiamo constatare l'esatto contrario e quindi fare i conti della serva dinanzi ad un calice amarissimo da tirar giù, fatto da licenziamenti, smobilitazione, zero investimenti sulla progettazione, un catalogo ridicolo, fuga di capitale all'estero! Il tutto a fronte degli aiuti ricevuti dallo Stato, degli aiuti che nessun imprenditore ha mai avuto e mai avrà, degli aiuti di cui conosciamo l'entità in denaro a partire dal 1977; quel che è successo prima non lo sapremo mai....
Ma per gli Agnelli fare abuso della parola Stato non basta mai, la mettono in tutte le salse, anche dove non serve.
Come ha detto Andrea Agnelli, lo Stato adesso dovrebbe aiutarlo anche a tenere buoni i suoi tifosi...
Non è uno scherzo, l'ha detto davvero.
Andrea Agnelli, andando in barba al fatto che la sua società calcistica è titolare dello stadio in cui accadono ormai da anni episodi di razzismo e offese alla memoria dei defunti mediante cori e striscioni epliciti, non ha fatto nessun accenno al fatto che, essendo casa sua, dovrebbe essere la Yoowee per prima a provvedere a questi inconvenienti mediante vigilanza private e potenziamento dei sistemi di sicurezza.
Il tutto senza trascurare il fatto che il massimo dirigente bianconero ha sminuito i fatti riducendo i cori a massimo 40 unità di tifosi e niente più.
Ma chi crede di prendere in giro? Ma veramente vuol far credere a qualcuno che una quarantina di tifosi, sia pur rumorosi che siano, possano far sentire le loro grida coprendo il naturale rumore causato da 40.000 persone?
E ancora, non sarebbe stato più opportuno stigmatizzare questi fatti e parlare chiaro con la propria tifoseria?
No, Agnelli non ha fatto niente di quanto le competesse e invece di raccogliere positivamente l'imput della Signora Mariella Scirea, Agnelli ha prima fatto sfoggio di poche banalità poi ha proseguito l'opera di sminuimento della propria tifoseria andando a giustificare anche quella viola.
No caro Agnelli, non è così che si fa.
Se Lei fosse stata una persona onesta e trasparente, avrebbe detto chiaramente alla sua tifoseria di farla finita perchè altrimenti si sarebbe dimesso o quantomeno che avrebbe intrapreso provvedimenti drastici.
Inoltre Agnelli non può permettersi di legittimare l'ignoranza dei giovani che a suo dire non sanno che cosa siano due tragedie come Superga e l'Heysel.
E poi che gli Agnelli la facciano di abusare della parola stato!
La Famiglia Agnelli ha succhiato finchè ce n'era alle mammelle dello stato salvo poi mollare tutto e salutare quando non non c'era più niente da prendere.
La Famiglia Agnelli non deve nenache più nominare la parola stato....Specialmente poi se si tratta di questioni private come la propria casa, ossia lo stadio, anche quello ottenuto mediante favori, favori e favori....
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