TROPPO VIOLA E...TROPPO BUONO!

26 AGOSTO 2014

Onestamente la notizia non mi ha colto impreparato, anzi.

Quando ho appreso che Antognoni non ce l'aveva fatta a diventare Team Manager della Nazionale italiana, beh, lo fatto con nonchalance, con l'aria del fiorentino tipico che ormai a queste puttanate, passatemi il termine, ci ha fatto il callo.

Da tifoso viola di lungo corso, a 6 anni tifavo Toro ma quello è un'altro discorso, faccio parte di una folta schiera di persone che oramai hanno visto di tutto e di più, gente che è cresciuta tra l'odore nausebondo dell'ingiustizia, quindi che cosa c'era da aspettarsi dal calcio "itagliano"...Una emerita cippa, per non dir di peggio, ecco che cosa c'era da aspettarsi. 

L'Italia del pallone rispecchia quella altrettanto lurida della politica, ne più ne meno, del resto in questa nazione le cose che funzionano sono poche, figuriamoci il calcio. 

Nell'Italia di Conte, ma anche dei vice Angelo Alessio e Massimo Carrera e dei preparatori Bertelli e Coratti, Antognoni avrebbe sortito l'effetto della mosca bianca ma tutto sommato ci poteva stare, di certo non per l'affinità con certe persone, perchè Antonio è di ben altra fattura e classe rispetto alla banda del gobbo, ma per la faccia e l'anima pulita si.

Antognoni Team Manager della Nazionale avrebbe reso giustizia ai tanti tifosi che ancora credono in un calcio migliore ma la federazione ha optato per un'altra scelta, peccato, hanno perso una buona occasione per rendere al calcio italiano un minimo di credibilità anche a livello mondiale dove da anni ci hanno bollato come ladri e disonesti.

Non abbiamo niente contro Lele Oriali, e come potremmo, ma Antognoni meritava più considerazione, fosse solo per il fatto che almeno lui ricopre già un ruolo in Federazione, mentre l'ex centrocampista lombardo è ai box dai 2010, l'anno in cui venne defenestrato dall'Inter a pro di "Fernettone" Branca, un vero fenomeno come dirigente sportivo (aveva già scambiato alla pari Guarin con Vucinic).

In questi quattro anni di inattività Lele Oriali ha ricoperto il ruolo di commentatore Tv e quanto a richieste non ne ha ricevute quel granchè.

Subito dopo la cacciata dall'Inter ci fu il Bologna che offrì un posto ad Oriali ma la risposta fu un secco no, in quanto era convinto che l'Inter lo richiamasse. 

Per ironia della sorte anche la Fiorentina di Della Valle propose ad Oriali la poltrona ancora calda di Corvino, ma dopo un tira e molla durato circa un mese, Lele Oriali declinò la proposta viola in quanto, a suo dire, la Fiorentina non avrebbe dato sufficienti garanzie....

In effetti la Fiorentina di quel tempo era ridotta a un cumulo di macerie fumanti ma Pradè, che invece accettò la poltrona viola, ebbe ed ha ancora, la possibilità di lavorare benissimo.

E adesso? Niente di che. 

Tutto filerà via come prima; Antonio non entrerà mai nella Fiorentina dei Della Valle e chissà, a questo punto, se vorrà continuare il proprio rapporto di collaborazione con la Nazionale.

Una cosa è certa, Antonio è troppo viola!

Antonio è troppo viola per un ruolo importante in Nazionale, ma è troppo viola anche per averlo nella Fiorentina, quantomeno in questa, non sia mai che abbia ad offuscare la stella di qualcuno.

Fatto sta che Antonio, campione del mondo e persona perbene, forse troppo, a quanto pare è destinato a restare fuori dal grande calcio.

A nostro modesto parere, sia la Nazionale che la Fiorentina stanno perdendo una grande occasione, tutto il resto sono discorsi, discorsi da bar come quelli del Presidente Tavecchio e del suo nuovo allenatore, già, lo stesso che dopo la squalifica relativa a calciopoli sparò a zero contro tutti, compreso coloro che adesso gli danno da mangiare e bene...Già, scusate, mezzi soldi glieli paga la Puma.....Che ridere! Una cosa così nemmeno in Uganda!

Dammi retta Antonio, alla fine è meglio così, non meritano te e nemmeno la tua gente, il tuo popolo!